Addestramento "quotidiano"
ADDESTRAMENTO QUOTIDIANO
A poco serve frequentare corsi di addestramento se saremo distratti nella nostra relazione quotidiana con il nostro amico peloso.
Questo è un problema che affligge la maggioranza delle persone che frequentano il mio centro di addestramento: attenti, inflessibili quando fanno “lavorare” il cane ma poi distratti, se non addirittura assenti, nella vita di tutti i giorni.
Voglio fare un esempio: se un bimbo viene educato a ben comportarsi a scuola ma poi tutto gli è permesso al di fuori delle mura scolastiche a cosa sarà servito mandarlo a scuola?
Bisogna essere coerenti, nessuno si arrende in campo d’addestramento se il cane non si siede, insistono sino all’ottenimento della posizione ma poi quante volte durante il giorno facciamo la stessa richiesta e, nonostante venga disattesa non gli diamo importanza?
Ben presto Fido capirà che “in campo” deve obbedire correttamente (vista la vostra intransigenza in quella situazione) ma altrettanto facilmente avrà capito che non è così importante obbedire quando è a casa o si va a spasso.
Questo è un atteggiamento abbastanza tipico dei cani che vengono addestrati per partecipare a competizioni durante le quali si dimostreranno praticamente perfetti ma, lo stesso cane, quando lo incrociate per la strada, tira al guinzaglio, abbaia a ogni cosa, salta addosso alle persone ecc.
Altro grande errore è quello di farlo “lavorare” sempre con dei bocconi da elargire. Non discuto il fatto che essi siano praticamente indispensabili nelle prime fasi ma è importantissimo che questi piano piano spariscano (tranne comparire di tanto in tanto). Voglio vedere chi entrerebbe al ristorante con una manciata di bocconi davanti al muso di Fido e comunque, quando i bocconi terminano? Torniamo a casa perché non riusciamo più a gestirlo?
In conclusione: bisogna essere coerenti, in ogni situazione e non dimenticate, dobbiamo pretendere il rispetto altrimenti saprà cosa vogliamo ma, semplicemente, se ne fregherà altamente delle nostre richieste!
Buon cane a tutti,
Giancarlo