Cane o bambino?

Cane o bambino?

 

Sempre più spesso ricevo clienti letteralmente disperati dai comportamenti “anomali” del loro cane e non si rendono conto che sono stati loro stessi a creare quel disastro.

Quasi sempre la causa di questi comportamenti è “l’umanizzazione” del cane, sempre più spesso il cane diventa il sostituto di un affetto mancante.

Sempre più si diffondono i single, sempre di più le coppie non hanno figli e, a questo punto, il cane diventa il “surrogato” di queste assenze affettive.

Vi elenco i disturbi che più frequentemente mi vengono esternati: il cane urina sul letto, non può essere abbandonato neanche per qualche ora, mostra aggressività verso gli estranei o gli stessi componenti della famiglia, si fa male arrivando all’autolesionismo ecc.

Ora elenco gli errori più comuni: permettere al cane di occupare letti poltrone ecc, allungargli cibo mentre mangiamo, essere sempre pronti a coccolarlo ogni volta che ce lo chiede, accarezzarlo mentre ha dei comportamenti sbagliati credendo di calmarlo e via di questo passo (potrei continuare per delle pagine intere).

Se si relazionasse con un altro cane credete che gli darebbe tutte queste attenzioni?

Ben presto il cane non si sentirà parte integrante di un branco e a questo punto potrà solo scegliere fra due strade:

1 “prendere in mano la situazione” e da quel momento sarà lui a comandare, a scegliere. Potrà decidere di morsicare un vostro amico perché lo considera un pericolo, mostrarsi aggressivo verso voi stessi perché a suo modo di vedere avete fatto qualcosa di sbagliato ecc.

2 sentirsi incaricato di gestire il “branco” perché i segnali che gli avete mandato segnalano la vostra debolezza ma non essere in grado di farlo. In questo caso avrà dei comportamenti altalenanti, esattamente come chi si sente incaricato di problemi che non è in grado di affrontare (urina sul letto per dimostrare la sua possessività ma poi arriva all’autolesionismo per ansia).

In conclusione, oggi, fortunatamente, possiamo crescere i nostri amici con molte più accortezze e informazioni di una volta e perciò perché non farlo? Ma, vi prego, non dimenticate che è un cane e vuole vivere come tale!

Se si tornasse a trattare i cani da tali io e tutti i miei colleghi faremmo la fame!

Buon cane a tutti, Giancarlo