LA STORIA DI BRIK
Sono trascorsi molti anni da quando ho iniziato a desiderare la compagnia di un cane, ma non ho mai avuto le condizioni ideali per poterlo avere.
A volte però succede che i desideri si avverino: casa con il giardino, più tempo libero ed ecco che il momento potrebbe essere quello giusto.
Finalmente posso comprare il cane dei miei sogni!
Non ho mai avuto le idee molto chiare sulla razza... me ne piacciono così tanti! comunque un bel cane non troppo grande.
Peccato che mio marito, amante dei cani, ma addolorato dalla perdita del suo "Orso" avvenuta un paio di anni fa, mi aveva detto che non ne avrebbe più voluti.
Ma io non mollo!
Dopo qualche mese veniamo a sapere che in una pensione per cani è stato abbandonato un cane di circa 3/4 anni; mio marito si incuriosisce e decidiamo di andare a vederlo: meraviglioso!
Un pastore tedesco bellissimo di cui mio marito se ne innamora subito, io, pur di avere un cane, accetto anche se non è proprio ciò che avevo desiderato.
Brik arriva da noi il 14 Aprile 2008 e per i primi giorni mangia, beve, dorme, non fa il minimo cenno di abbaiare e io non mi muovo di casa per non lasciarlo solo.
Bellissimo!
Ma la vita deve riprendere in maniera normale - mio marito molto impegnato con il suo lavoro ed io, tra le varie faccende mi occupo del nostro nuovo coinquilino - ed ecco che Brik, quando lasciato solo, comincia a fare qualche tentativo di fuga, la "dermatite" che ha sulla zampa anteriore veniamo a sapere essere più che altro un problema psicologico, un disagio, e che nei momenti di solitudine se la lecca fino a farsi uscire sangue; il suo sguardo è sempre verso terra, i nostri occhi non si incrociano mai e, portato fuori a passeggio, alla vista di un cane qualsiasi, abbaia e tira talmente tanto da essere riuscito anche a farmi cadere una volta!
AIUTO!!
Così non poteva andare!
Io sola con quel cane non ce la potevo fare, c'erano momenti in cui avevo paura: un cane troppo grande per me che non avevo esperienza e per di più la zampa che invece di guarire peggiorava e dopo qualche settimana oltre alla zampa lo stesso problema arriva alla coda ( se la mordeva) e sulla coscia per non parlare poi del trauma che persisteva per l'abbandono subito.
Non me la sentivo però di riportarlo alla pensione così ho deciso che sarei andata da un addestratore per chiedere aiuto, ma un addestratore VERO.
Ho chiesto a varie persone chi poteva andare bene per il mio caso, sapevo che avevo bisogno di una persona speciale che fosse in grado di capire non solo i problemi di Brik, ma anche i miei: io e Brik parlavamo una lingua diversa e avevamo bisogno entrambi qualcuno che ci insegnasse a comunicare.
GIANCARLO GIANELLI è stato il nostro insegnante, traduttore, psicologo, il nostro medico…finalmente avevo trovato l'intermediario giusto per fare in modo che io e Brik potessimo conoscerci e parlare la stessa lingua.
Ma non è sempre tutto così facile: Giancarlo, durante il primo colloquio, dove ha potuto vedere Brik, non mi assicurò nessun risultato, i problemi c'erano, se avevo voglia, dovevo rischiare e provare….Dopo una settimana ho preso l'impegno di seguirlo.
Giancarlo non mi ha mai illusa per quanto riguardava i risultati che avrei potuto avere con Brik , anche perchè stava conoscendo non solo il cane, ma anche me che facevo un gran fatica a tirar fuori quella voce autoritaria o ad avere il passo deciso durante le prove e gli esercizi…povero Brik anche una padrona "imbranata"!!!
Sono ormai passati diversi mesi, Brik è sereno, la zampa, la coda e la coscia sono guarite perfettamente e il vizio di leccarsi è ormai scomparso. Ci guardiamo negli occhi, io parlo e lui muove il suo muso a destra e a sinistra; finalmente abbaia, poco, ma al momento giusto.
Siamo fieri l'uno dell'altro, forse come coppia “cane e padrone” non siamo perfetti, ma ci adoriamo lo stesso.
Io e mio marito siamo contenti di avere Brik a fare parte della nostra vita e di aver aiutato un cane meraviglioso a dimenticare il suo triste passato o, almeno, a non farglielo ricordare.
Grazie Giancarlo
Brik e Cristina